FITOGEMMOTERAPIA SISTEMICA
“L'atto di nutrirsi e di curarsi con ciò che è germogliato dalla terra è l'azione più benefica che si possa concepire; è l'interazione alimentare e terapeutica più intima ed efficace tra le energie curative della natura e la fisiopatologia umana; è un evento di ineguagliabile reciprocità e sinergia sistemica tra il nostro organismo e le risorse salutari derivate dalle più antiche e sagge forme di vita del pianeta a cui apparteniamo” FERNANDO PITERÀ DI CLIMA
La Fitoterapia è la forma di cura e conoscenza più antica del mondo e nel contempo la più moderna; è una scienza dotata di indubbio valore terapeutico capace di coniugare nello stesso tempo le più moderne conoscenze biochimiche e farmacologiche con il sapere storico antico, simbolico, mitologico, etnico e medico delle piante officinali.
Le attuali conoscenze acquisite nel campo della Fitogemmoterapia non rappresentano soltanto il nuovo completamento dell'erboristeria del passato o la conferma scientifica delle proprietà già enunciate dalla fitoterapia tradizionale e rivisitate con le recenti scoperte farmacologiche, ma certamente sono, a tutti gli effetti, l'enunciazione più attenta di tutti i variegati e molteplici aspetti che sono inseriti e iscritti nella Botanica Medica, materia affascinante e inesauribile che lega all'unisono zoologia, mineralogia, geologia, chimica e biochimica, energie geotermiche e forze telluriche con tutte le altre leggi della natura che ci sovrastano.
La rinuncia a una descrizione strettamente deterministica del mondo fisico e delle forze che lo governano, operata in altri campi del sapere e nella fisica moderna, non si è ancora verificata parallelamente in altre scienze quali la biologia e più in particolare la medicina, le quali tendono tuttora a spiegare la “Vita” riducendone la complessità e l'evoluzione a relazioni lineari di causa-effetto; queste regolate da leggi ormai ampiamente superate, escludono di considerare dinamiche di tipo “dialettico” e sistemico tra le varie realtà della materia vivente. In realtà, alberi e piante sono strettamente interconnessi con tutti gli esseri viventi, con batteri, virus, miceti, uomo e ogni altro essere vivente.
L'esistenza è un immenso e straordinario fenomeno di interconnessioni sistemiche, e ogni essere vivente è il risultato di mirabili e irripetibili aggregazioni, relazioni e organizzazioni già insite nella materia inorganica. In ogni sua forma, la vita è respirazione, alimentazione e adattamento, e la sua caratteristica essenziale è la dipendenza. Nessun essere vivente può produrre da sè l'aria, l'acqua e il cibo che assume: per esistere, ognuno deve essere connesso con l'atmosfera, l'acqua, la terra e altri esseri viventi. Tutti dipendiamo da qualcosa d'altro, la nostra vita è dipendenza e interconnessione con altri sistemi viventi. Possiamo esistere solo se siamo connessi, in ogni istante, a una rete di relazioni naturali e sociali che ci sostengono continuamente. Tra queste, le piante sono per gli animali e per l'uomo l'unica e insostituibile fonte di elementi inorganici indispensabili alla loro crescita e alla loro salute. Tutte le sorgenti di vita quali elementi minerali, glucidi, protidi, lipidi e sostanze medicinali sono ricavate dai vegetali, da questi meravigliosi esseri capaci di realizzare, mediante l'intermediario del Fotone solare, la sintesi delle proteine e del protoplasma. Ogni essere vivente, piccolo o grande che sia, pianta o animale, uni o pluricellulare, fa parte di questo grande sistema fluttuante di materia vivente che diventa energia per ritornare materia e poi nuovamente energia, secondo le leggi della termodinamica. La vita, pertanto, secondo l'ordine dei tempi, delle forme, delle funzioni e delle leggi naturali, possiede sempre una coerenza causale, esistenziale, formale e funzionale, sia nelle sue manifestazioni sane sia in quelle patologiche, ricordandoci che malattia e rimedio sono strettamente strutturati in un unico rapporto di necessità biologica.
Quante volte è capitato che una malattia trovasse il suo rimedio già presente in natura, e quante altre volte malattie antiche e nuove potrebbero avere in natura un rimedio che le attende atto a guarirle, e ancora da scoprire?
Alla Fitogemmoterapia sono da attribuire non solo le conoscenze mediche tradizionali, ma anche le leggi che governano la vita di altri sistemi biologici di cui l'unità biologica “Uomo” fa parte. L'uomo è visto allora nella sua interezza come un simbionte, un “insieme” armonico di cellule, tessuti, organi, apparati e microbioti, ovvero un complesso network con funzioni tra loro interconnesse e mai separate, integrate e organizzate in molteplici livelli gerarchici di eccezionale complessità, in cui multiformi sottosistemi, completi e straordinariamente articolati sono in costante collaborazione e continua comunicazione in equilibrio dinamico, ordinati e regolati da un'armonia inimmaginabile che ne garantisce la sopravvivenza, il dinamismo, l'adattabilità e la salute. In questa armonica correlazione di sistemi e sottosistemi, l'organismo umano è caratterizzato da un equilibrio dinamico che tende, adattandosi costantemente, a mantenere la propria energia, stabilità strutturale e benessere in un flusso osmotico con altri organismi vegetali e animali da cui dipende, anch'essi in osmosi dinamica con tutti gli altri esseri viventi.
Le continue risposte di adattamento ai cambiamenti e agli stimoli esogeni dell'organismo umano si traducono spesso in fenomeni fisiologici di reazioni infiammatorie che producono variazioni dell'assetto immunoneuroendocrino, energetico e metabolico. Non sempre però la reazione di flogosi adattativa si risolve in senso fisiologico, spesso diventa disfunzionale sia in sede locale tissutale sia a livello sistemico, coinvolgendo molteplici strutture e cronicizzandosi. Se più stimoli flogogeni, stressogeni e ossidativi si aggiungono nel tempo, le conseguenti reazioni infiammatorie si sommano al precedente stato di cronicità innescando ulteriori e progressive alterazioni che tenderanno alla fase degenerativa, spostando i processi patologici dal siero e dal comparto protidico sino ai tessuti, coinvolgendo anche tutto il sistema PNEIM (Psico-Neuro- Endocrino-Immuno-Metabolico).
I rimedi fitoterapici e gemmoterapici rappresentano spesso la risposta più efficace e razionale alla fase flogistica cronica, ossidativa e degenerativa, poichè possiedono quell'intima coerenza biologica che permette loro di interagire con altri sistemi che hanno lo stesso ordine, lo stesso substrato molecolare, che parlano lo stesso linguaggio universale della materia fattasi vita, con gli stessi messaggi biochimici dell'ordine naturale. Per questo motivo, i vegetali officinali sono capaci di interagire in molteplici disfunzioni e riordinare la complessa rete di interconnessioni fisiopatologiche multicausali che sono all'origine di svariate malattie croniche e che richiedono un diverso approccio e una nuova visione degli eventi patologici, della prassi medica, clinica e terapeutica. In tale contesto, alla Fitogemmoterapia sistemica, è possibile assegnare un nuovo ruolo in ambito medico-biologico, essendo la più idonea a essere integrata secondo originali modelli di drenaggio, detossicazione, riattivazione metabolica, nutraceutica razionale e di tonificazione di organi e apparati. Si tratta di una strategia terapeutica a tutti gli effetti, finalizzata al recupero delle fisiologiche capacità reattive-adattative e al riordino della regolazione del Sistema PNEIM (Psico-Neuro-Immuno-Endocrino-Metabolico).
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